giovedì 4 novembre 2010

Eccomi in viaggio. Parigi, prima tappa, con relativa attesa di quattro ore prima del volo che mi porterà a Dusseldorf. E cosa c’è di meglio che buttar giù due righe per condividere con voi le molteplici emozioni di questa partenza? In primis, il rincoglionimento: tre ore di sonno con sveglia alle 5 mi hanno un tantino provata. Ma si potrà mica passare l’ultima sera a Bologna, col ragazzo, dormendo? Chiaro che no! Poi la tristezza: di lasciare Gio a casa da solo, mentre io volo verso lidi francofoni. Non vi dico i lacrimoni stamane in aeroporto. E in fine l’eccitazione: per l’avventura in cui mi sto buttando. Non vedo l’ora di conoscere luoghi, persone e culture di questa Dotmund tutta da scoprire. Quindi il mio stato attuale, per riassumere, è di rincotristeccitazione. Un bel mix!
Le 10:26. Dai un po’ di tempo è passato. L’attesa è noiosa. Alle 11 ho già pianificato uno spuntino per ammazzare fame e tempo. Di dormire non se ne parla: sull’aereo mi son bevuta la mia prima tazzona di caffè alla…beh direi alla francese, anche se credo che non ci sia molta differenza dal caffè alla tedesca. Comunque è bene iniziare ad abituarmi, ho pensato mentre lo stuart mi chiedeva cosa volessi. E così giù quella broda marroncina con vago aroma di caffè. Meno male che in fondo, in fondo non mi dispiace. Basta allungarla con un po’ di latte e diventa bevibile.
Visto che il tempo non mi manca aggiungo un pensiero che mi attanaglia da giorni: in Germania non hanno il bidet!! E io come cavolo vivo senza bidet??? Io che sono una maniaca dell’igiene personale? Adotterò la poco pratica, scomoda e decisamente meno rapida doccia a metà. So che l’argomento non risulta particolarmente interessante ai più, ma in realtà è un problema logistico non indifferente. Poi, dipende dal transito intestinale di ognuno, ma se un giorno la fai due volte? Due docce? Comodo!
Altro pensiero: il cibo. Ma quello, avendo l’uso di cucina, dovrei riuscire a risolverlo senza troppi problemi. Basta che ci sia un supermercato ben fornito nei dintorni. Io a crauti di sicuro non posso andare avanti. E neanche indietro. Sinceramente odio i crauti. E lo dico pur sapendo che Monica Vitti non approverebbe (credo tutti ricordino la sua canzone sui crauti!).
Infine il bucato: avrò la lavanderia? Ci sarà l’asciugatrice? E il ferro da stiro? Tutti dubbi da massaia di Voghera, me ne rendo conto, ma alla fine dei conti in sei mesi almeno una lavatrice dovrò farla, no?
Credo di aver esaurito gli argomenti. Almeno al momento. E si son fatte le 10:41. Ancora presto, persino per la pausa spuntino. Sigh.
Per ora è tutto gente. Salut.

2 commenti:

  1. Quello del bidet è un problema mica da poco :S

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  2. Scusate se le parole sono un po' appiccicate: ho fatto copia incolla da word ed ecco il risultato!

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